Giovedi, 22 Maggio 2008

Muore nell'auto contro un trattore

Tullio Marisa percorreva la via centrale del paese quando è avvenuto l’incidente, sessantasettenne pensionato ex finanziere era una persona molto conosciuta e stimata in paese.
Una scomparsa tragica, una morte che ha colpito tutta la comunità di Paularo. Tullio Marisa, 67 anni pensionato, è deceduto ieri a poche centinaia di metri da casa a bordo della sua Suzuki. Stava percorrendo verso le 10 di ieri mattina, la via centrale del paese della Val d'Incarojo quando con l'auto è andato a scontrarsi contro un trattore agricolo che stava marciando sul lato opposto della strada. Non è stato l'impatto però la causa del decesso di Marisa, ma probabilmente l'uomo è stato colto da malore. Sul posto i carabinieri di Paularo, vigili del Fuoco e l'ambulanza dell'ospedale di Tolmezzo. Tempestivo anche l'intervento del medico legale, ma ormai non c'era nulla da fare per l'uomo, se non constatarne il decesso. Per il conducente del trattore solo tanta paura e qualche ferita. Poi la gente del centro che accorreva, sperando che quel'uomo tanto apprezzato in paese ce la facesse. La vittima viveva da oltre quarant'anni in paese, giunto da Trambileno di Trento per prestare servizio in Carnia presso la guardia di finanza di Paularo, dove si è sposato con Severina Gortan. Nel 1986 aveva preso servizio a Paluzza e da circa dieci anni era felicemente in pensione. Lascia oltre la moglie, i due figli Andrea e Luca. «Lavorava in silenzio e aiutava tutti. Era un uomo indispensabile per la nostra comunità, caposquadra della protezione civile, impegnato nel sociale».. Le parole del sindaco di Paularo Maurizio Vuerli bastano da sole a spiegare quale persona era Tullio Marisa. Alla notizia del decesso, amici e parenti hanno affollato la casa di via Roma all'inizio dell'abitato. Anche il parroco si è subito recato dalla famiglia, per le condoglianze. «Si dava da fare per ogni cosa - ricorda una vicina - aiutava tutti. Proprio in questi giorni aveva portato legname al parroco e domani era già pronto per andare in montagna ad aiutare un amico. Se c'era bisogno di una mano lui correva per rendersi utile». Per gli amici e non solo lui c'era sempre, se dovevano lavorare in casa o imbiancare lui si faceva in quattro per esserci. Una persona onesta, sincera, gentile, di grande senso civico. Così molti lo vogliono ricordare. «Ha fatto del bene a tutti - racconta Emilio Tormo, amico e collega di servizio a Paularo - e di lui ricordo le escursioni e le chiacchierate lungo la strada». La salma ora riposa presso la cella mortuaria del cimitero di Paularo, probabilmente la cerimonia funebre verrà celebrata nella giornata di domani.

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