Si è svolta ieri sera alle 20:00 presso la Sala riunioni
del Bar ITALIA a Paularo l'assemblea pubblica del Comitato per la
costituzione del Partito Democratico alla presenza di numerose persone e
dei rappresentanti dei candidati.
L'assemblea pubblica aveva l'intento di presentare al pubblico i
candidati regionali e locali per le elezioni primarie che si svolgeranno
il 14 Ottobre per il Partito Democratico.
L'assemblea pubblica è stata aperta dal professor Pasquale D'Avolio
che ha introdotto i partecipanti.
All'assemblea pubblica erano presenti:
L'Assessore regionale Enzo Marsilio,Il consigliere regionale Renzo
Petris, Il consigliere provinciale Patrizia Della Pietra, la
Professoressa Burtolo, il signor Trevisan, il signor Plazzotta ed il
signor Albano di Dierico.
L'Assessore Regionale MARSILIO appoggia la candidatura di MORETTON.
La Professoressa BURTOLO appoggia la candidatura di Rosy BINDI.
Il Signor TREVISAN appoggia la candidatura di BARAZZA.
Assente il Signor ALVIO Di Gleria che appoggia la candidatura di MUSSO
a livello regionale e LETTA a livello nazionale.
Ha iniziato ad esporre l'iniziativa del comitato il consigliere
provinciale Patrizia Della Pietra seguita subito dopo dalla professoressa
Burtolo.
Il consigliere regionale PETRIS ha preso la parola ed ha illustrato
nei vari aspetti la Costituzione del nuovo Partito Democratico ed ha
anche sottolineato che attualmente non c'è il clima che c'era nel 2005
quando si è sciolto il governo Berlusconi.
TREVISAN ha preso poi la parola illustrando la candidatura BARAZZA che
rappresentava in questa assemblea pubblica esprimendo le motivazioni che
lo hanno indotto ad appoggiare tale candidatura.
E' seguito poi l'intervento del signor Plazzotta.
E' intervenuto poi l'Assessore regionale Marsilio che ha fatto una puntigliosa
ricostruzione della situazione politica durante gli anni '90 e poi è
passato ad illustrare quello che per lui dovrà essere il Partito
Democratico.
Seguirono gli interventi dei rappresentanti locali Mara Plozner e
Gardelli Flavio e quest'ultimo con il suo intervento illustra ai presenti
cosa sia per lui il costituendo Partito Democratico ed il punto di vista
dei giovani..
Tutti i candidati hanno comunque detto ai presenti che il 14 ottobre
non nasce un nuovo partito ma inizia un lungo percorso comune per dare
vita ad una formazione politica che ha nei suoi intenti di ripartire
dalla base elettrice.
Alla fine dell'assemblea pubblica è stata data l'oppurtunità ai
presenti di porre domande ai rappresentanti dei candidati presenti.
Dopo numerosi interventi il professore Pasquale D'Avolio conclude
ringraziando tutti i convenuti ed invitando tutti a partecipare alle
elezioni primarie del Partito Democratico consultazione prevista per il
14 Ottobre p.v.
Per maggiori approfondimenti
consultate il sito:
www.partitodemocratico.it
Le
foto della serata


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Approfondimento:
La campagna dei candidati in vista delle primarie del 14 ottobre per
l’elezione del segretario nazionale, di quello regionale e dei membri
della costituente entra nel vivo. E anche i programmi dei big sono in
fase di definizione. È quasi certo che Walter Veltroni arriverà nel
Friuli Venezia Giulia nella settimana precedente alla consultazione. La
scaletta degli impegni del sindaco di Roma e leader del Partito
democratico è ancora in fieri ma da fonti romane trapela la voce di un
suo intervento nella nostra regione. Il giorno più probabile della visita
di Walter Veltroni è attualmente quello di mercoledì 10 ottobre. No si sa
ancora tuttavia quale sarà l’agenda degli incontri con cittadini e
istituzioni. Ma anche gli altri candidati in corsa come Rosy Bindi
(peraltro capolista dell’Ulivo alla Camera nel Friuli Venezia Giulia alle
politiche del 2006) e Enrico Letta potrebbero presentarsi in regione
nelle prossime settimane. Da giovedì scorso la composizione delle liste è
ormai definitiva (anche se c’è ancora spazio per i ricorsi a Roma).
Il collegio dei garanti del Friuli Venezia Giulia, presieduto dall’e x
senatore dell’Ulivo Fulvio Camerini, ha infatti riammesso la lista
«sloveni per Moretton», che erano stati esclusi in un primo tempo
dall’ufficio tecnico, e ha respinto invece i ricorsi presentati da Russo
e Barazza che, almeno per il momento, non possono correre rispettivamente
nel collegio di Pordenone e in quello di Sacile. Il caso della prima
esclusione degli sloveni, che aveva infiammato il dibattito politico, è
stato ricomposto in termini tecnico-legali ma non ha cancellato delle
ruggini tra Margherita e Ds. Il diessino Bruno Zvech correrà in tutti i
dieci collegi regionali sostenuto da due liste, così come Gianfranco
Moretton al quale sono collgate dieci liste (una per collegio) alle quali
vanno aggiunte le tre degli solveni (Trieste 1, Trieste 2 e Gorizia).
Francesco Russo e Enzo Barazza invece saranno entrambi in corsa in 9
collegi non essendo state ammesse le liste collegate ai due candidati in
due collegi.
Sul fronte nazionale invece Veltroni e Letta hanno liste che li
sostengono in tutti i collegi mentre Rosy Bindi non sarà presente a
Sacile. Si susseguono intanto gli incontri con i cittadini che vedono
impegnati i quattro candidati alla segreteria regionale. Zvech, Moretton,
Barazza e Russo affronteranno un dibattito rivolto soprattutto ai giovani
domani sera a Trieste. Tra le priorità, Bruno Zvech punta sul welfare,
che ha già caratterizzato l’azione del governo regionale in questa
legislatura, mentre Gianfranco Moretton ritiene che uno dei temi chiave
da sviluppare sia quello del sostegno alla famiglia.
Francesco Russo è convinto che la scommessa si giochi sui giovani e in
particolare sulla loro istruzione e formazione. L’ex sindaco di Udine
Enzo Barazza invece ritiene che vada rafforzata la legge sulle autonomie
locali. Ieri a Udine sono stati presentati i candidati nazionali delle
liste «I democratici per Letta». Ad aprire i lavori è stato Giorgio
Brandolin. «Questa delle primarie - ha dichiarato Brandolin - è l'ultima
occasione per rinnovarsi. Per questo in queste due ultime settimane
bisogna coinvolgere la gente nel progetto del nuovo Pd». «Bisogna votare
Letta e Russo - ha continuato - per costruire un partito di ampio respiro
che duri oltre i quattro - cinque anni». Dopo l'intervento di Brandolin,
anche il capolista Luca Visentini ha espresso la volontà di «andare verso
un rinnovamento e un apertura della politica grazie al nuovo Pd».
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