GOL:
pt 4' Dereani (P), 33' De
Marco (P); st 1' rig. Gusetti
(C), 38' Mirco Tarussio (P).
PAULARESE: Baron, Poiazzi (37'st
Marco Tarussio), Dereani,
David Brovedan, Cossetti, De
Toni, Mirco Tarussio, Gherardo
Tarussio, Di Gleria (47'st
Matteo Brovedan), Michele
Brovedan (26'st Temil), De
Marco. All. Revelant.
COMEGLIANS: Stua, Migotti,
Quaglia, Macutan, Fina,
Gusetti (11'st Vesnaver),
Monai (28'st Crosilla),
Cattarinussi (20'st
Lorenzini), Tacus, Bonanni (19'st
Agostinis), Mazzilis. All.
Tosoni.
ARBITRO: Guido Lepore di
Gemona.
PAULARO
- Il rullo Paularese non si
arresta nemmeno di fronte ad
un ostacolo consistente come
il Comeglians. La formazione
di Revelant conquista, così,
il secondo posto virtuale,
considerando che proprio i
rivali di ieri sono lontani
tre punti ma domenica
osserveranno il turno di
riposo e anche il Rapid,
attualmente terzo, deve ancora
effettuare la pausa. Insomma,
i rossoneri sembrano
lanciatissimi verso la Seconda
Categoria, anche perché sono
riusciti a vincere senza i gol
di Wassili Di Gleria; a onore
del vero, però, il
capocannoniere del campionato
è ancora a mezzo servizio
dopo i problemi fisici
manifestatisi nelle scorse
settimane. Il risultato dei
"Saletti" penalizza
esageratamente il Comeglians,
squadra capace di giocare un
bel calcio per la categoria:
tocchi di prima, schemi
chiaramente imparati a
memoria, buona corsa. I
problemi nascono al momento di
finalizzare il grande lavoro
svolto, mancando di un
attaccante in grado di segnare
con continuità. Quando poi a
difendere i pali avversari c'è
un portiere vero come Baron,
le cose si complicano
ulteriormente. Comunque
complimenti a Toson per come
è riuscito a trasformare
undici discreti giocatori in
un'ottima squadra. In breve i
gol: al 4'pt Dereani trafigge
un distratto Stua, al 32'pt De
Marco, dopo uno scambio con Di
Gleria, salta il portiere e
segna a porta vuota (proteste
ospiti per un presunto
fuorigioco), dopo soli 6"
della ripresa De Toni atterra
in area Mazzilis e Gusetti
trasforma il conseguente
rigore, al 38'st Marco
Tarussio, dimenticato dalla
difesa avversaria, batte Stua,
costretto ad un'avventata
uscita.