Mercoledì, 1 Dicembre 2004

Volano pugni fra sindaco e postino

Sono venuti alle mani nella piazza di Paularo. La miccia innescata da una sosta vietata

A Paularo volano pugni in piazza fra sindaco e postino. A trasformare il centro del paese in un inconsueto "ring", un diverbio scoppiato nel pomeriggio di venerdì scorso fra il primo cittadino Sergio Tiepolo e un dipendente delle Poste del paese, che sono venuti alle mani nella piazza del municipio.Il motivo? Come spiega lo stesso Tiepolo, «il postino mi ha aizzato contro una persona che da tempo mi infastidisce e che proprio quella mattina, durante il mercato, aveva appeso dei manifesti per prendermi in giro. Allora, avevo chiamato i carabinieri e li avevo fatti togliere».Ma era solo il primo "round". Perché nel pomeriggio, aggiunge il primo cittadino, «ho trovato il postino al bar, intorno alle 15, che ha aizzato contro di me questa persona, che è andata di nuovo a battere contro il municipio, tanto che un dipendente si è chiuso dentro a chiave perché era spaventato».Il terzo "gong" è scoccato con la proverbiale "goccia" che ha fatto traboccare il vaso. Ad innescare la miccia, una sosta vietata. «Il postino aveva parcheggiato davanti alle Poste dov'era vietato sostare con l'auto. Io l'ho ripreso, lui ha replicato che era suo diritto perché stava lavorando. Ma io sapevo che aveva già timbrato il cartellino, perché aveva finito. E così alla fine siamo venuti alle mani». Di fronte agli stupiti concittadini.

Ma il diverbio, che ha lasciato il segno in paese, non è stato un "match" vero e proprio, precisa Tiepolo. «Io non ho fatto niente. Mi sono limitato a difendermi. Non ho dato pugni: li ho solo ricevuti. Ne sono uscito sanguinante. Ho dovuto ricorrere ad un medico e ho chiesto l'intervento dei carabinieri. Sono andato anche in pronto soccorso per precauzione».Il parapiglia si è chiuso lì, ma ancora brucia. Il postino, riferisce Tiepolo, «sembra che voglia venire a chiedermi scusa. Sto aspettando che lo faccia. Altrimenti, andrò dal mio avvocato. Potrei sporgere querela». Il deuteragonista di Tiepolo, contattato dal nostro giornale, ha fatto sapere di non voler commentare la vicenda.

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