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A
Paularo volano pugni
in piazza fra
sindaco e postino. A
trasformare il
centro del paese in
un inconsueto
"ring", un
diverbio scoppiato
nel pomeriggio di
venerdì scorso fra
il primo cittadino
Sergio Tiepolo e un
dipendente delle
Poste del paese, che
sono venuti alle
mani nella piazza
del municipio.Il
motivo? Come spiega
lo stesso Tiepolo,
«il postino mi ha
aizzato contro una
persona che da tempo
mi infastidisce e
che proprio quella
mattina, durante il
mercato, aveva
appeso dei manifesti
per prendermi in
giro. Allora, avevo
chiamato i
carabinieri e li
avevo fatti togliere».Ma
era solo il primo
"round".
Perché nel
pomeriggio, aggiunge
il primo cittadino,
«ho trovato il
postino al bar,
intorno alle 15, che
ha aizzato contro di
me questa persona,
che è andata di
nuovo a battere
contro il municipio,
tanto che un
dipendente si è
chiuso dentro a
chiave perché era
spaventato».Il
terzo
"gong" è
scoccato con la
proverbiale
"goccia"
che ha fatto
traboccare il vaso.
Ad innescare la
miccia, una sosta
vietata. «Il
postino aveva
parcheggiato davanti
alle Poste dov'era
vietato sostare con
l'auto. Io l'ho
ripreso, lui ha
replicato che era
suo diritto perché
stava lavorando. Ma
io sapevo che aveva
già timbrato il
cartellino, perché
aveva finito. E così
alla fine siamo
venuti alle mani».
Di fronte agli
stupiti
concittadini. Ma il diverbio,
che ha lasciato il
segno in paese, non
è stato un
"match"
vero e proprio,
precisa Tiepolo. «Io
non ho fatto niente.
Mi sono limitato a
difendermi. Non ho
dato pugni: li ho
solo ricevuti. Ne
sono uscito
sanguinante. Ho
dovuto ricorrere ad
un medico e ho
chiesto l'intervento
dei carabinieri.
Sono andato anche in
pronto soccorso per
precauzione».Il
parapiglia si è
chiuso lì, ma
ancora brucia. Il
postino, riferisce
Tiepolo, «sembra
che voglia venire a
chiedermi scusa. Sto
aspettando che lo
faccia. Altrimenti,
andrò dal mio
avvocato. Potrei
sporgere querela».
Il deuteragonista di
Tiepolo, contattato
dal nostro giornale,
ha fatto sapere di
non voler commentare
la vicenda.
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