Domenica, 27 Aprile 2008

Alunna romena aggredita dai compagni

Sospesi per due giorni. La ragazzina, che frequenta la quarta elementare, ha riportato dei lividi.
Un grave episodio e un brutto segnale per la comunità, ciò che è accaduto a Paularo nei giorni scorsi. Precisamente mercoledì quando una bambina romena è stata picchiata dai suoi coetanei e compagni di scuola nel tragitto che li portava dall'uscita dell'istituto alla fermata dell'autobus. Probabilmente come al solito i bambini hanno iniziato a infastidire la bambina che a sua volta si è ribellata. Poi alcuni ragazzi di quarta elementare hanno cominciato a colpire la studentessa, una, due volte. Colpi tra bambini che sono capitati a molte generazioni. Il problema è che stavolta la ragazza è stata aggredita da un gruppo a cui si sono aggiunti anche ragazzi più piccoli, inconsapevoli del fatto che potevano fare del male alla giovane compagna.La bambina ha riportato dei leggeri lividi, appena giunta a casa i genitori si sono accorti che la figlia era stata bersaglio dei compagni. Il giorno dopo qualche dolore e la mamma che la lascia a casa a riposare, mentre maestri e preside venivano avvertiti dell'episodio. La prima intenzione della madre della piccola era quella di rivolgersi ai carabinieri, poi l'idea di contattare le forze dell'ordine è rientrata. Il fatto comunque non va strumentalizzato, più che di intolleranza si potrebbe trattare di incomprensioni forti con la nuova alunna che da febbraio si è unita con la classe di quarta elementare. Colpisce però che in così poco tempo i compagni di classe siano già arrivati alle mani. Una difficile integrazione, la figlia della coppia romena non era nuova a subire le bravate dei suoi compagni, ma mercoledì si è arrivati ad un atto esagerato a cui non si poteva restare indifferenti.Il preside della scuola di Paularo Pasquale D'Avolio si è visto costretto a prendere dei provvedimenti seri per evitare che simili episodi si possano ripetere. Saranno due i giorni di sospensione per i cinque bambini di quarta elementare che hanno picchiato la bambina straniera. «Un provvedimento spiega D'Avolio- che serve a dare un segnale a questi bambini, e che le famiglie hanno accettato e condiviso». Non era la prima volta che la bambina romena subiva le bravate dei suoi compagni, ma mai si era arrivati alle mani. I maestri delle elementari di Paularo avevano usato i rimproveri, avevano cercato di educare i bambini ad un comportamento più rispettoso per la compagna. Ma da una parte la ragazza non si è integrata, dall'altra non è stata accettata dalla classe. La maestra Luciana De Colle è fortemente amareggiata dall'episodio e non vuole esprimere giudizi, sa solo che i suoi alunni non sono dei violenti.Per altri maestri il timore è che sia un episodio di bullismo, che questo gruppo abbia superato un limite per dei ragazzi così giovani. «La cosa più brutta continua il preside D'Avolio è che questi cinque ragazzi hanno aizzato anche bambini più piccoli. Ci dispiacerebbe prendere atto di un problema di intolleranza. Ci sono 59 stranieri a Paularo, 39 romeni e probabilmente i bambini vanno educati ad accogliere e ad accettare chi diversamente da loro non è italiano. Ho paura si tratti di un episodio di intolleranza visto che la giovane è stata più volta bersaglio dei ragazzi». Difficile comunque pensare ad un fatto di intolleranza, un concetto ancora incomprensibile per i bambini. Sicuramente però i ragazzi vanno educati per non rischiare che una semplice antipatia scolastica si trasformi in razzismo. La scuola infatti ha già in mente di chiamare gli ex immigrati per raccontare agli alunni la loro esperienza all'estero e come sono stati accolti. Un gesto importante per far comprendere ai bambini concetti come integrazione e tolleranza. Questo sarà l'importante obiettivo dell'istituto comprensivo di Paularo nei prossimi mesi perché l'episodio è un brutto segnale da tenere in considerazione, e come afferma la maestra Luciana De Colle: «Va capito cosa ha portato i ragazzi a compiere questo brutto gesto».

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