Giovedi, 01 Maggio 2008

Bimba malmenata: «Non è stato razzismo»

Pace fatta con una stretta di mano dopo un incontro chiarificatore tra famiglie dei minori coinvolti
Pace fatta fra i genitori della bimba romena picchiata una settimana fa a Paularo e le famiglie dei ragazzi coinvolti in questo episodio. Lunedì sera, dopo una riunione, i genitori si sono dati una stretta di mano e hanno capito che si è trattata di una bravata che non va ricondotta al razzismo, all'intolleranza. Ma è stato anche un incontro duro fra le mamme e il preside, accusato di aver esagerato nel collegare la vicenda a un caso di intolleranza. La comunità di Paularo e il preside dell'Istituto comprensivo Pasquale D'Avolio non sono mai stati così distanti e i genitori chiedono al dirigente scolastico di far tornare tutto alla normalità. «Non doveva parlare in quel modo sostiene il rappresentante dei genitori, Daniele Di Gleria Col preside fino ad ora abbiamo sempre collaborato non capisco perché adesso si ostini con la sua posizione. Capiamo la punizione ai ragazzi, ma non serve andare in autobus con loro. Ora per il bene dei nostri giovani va ridimensionata la cosa».

Sulla questione interviene anche l'Amministrazione comunale per mezzo del vicesindaco, Ottorino Faleschini: «Stimo il preside ma stavolta ha sbagliato a parlare di intolleranza. Ho ascoltato i genitori e ho appurato che è stato solo un alterco tra bambini di quarta elementare. Che non si tratti di razzismo lo dimostra che la stessa classe aveva ospitato un alunno romeno che si era integrato benissimo, tuttora c'è una marocchina. Insomma temo ci sia stata solo una strumentalizzazione».

Rimangono i due giorni di sospensione per i ragazzi ma su questo intervento disciplinare il vicesindaco è d'accordo: «Nessuno vuole giustificare il gesto, ma interpretiamolo nella maniera giusta».

Il preside D'Avolio vuole chiudere la questione, smorza i toni ma mantiene la sua opinione: « L'amministrazione comunale ha il diritto di tutelare il buon nome del paese e di respingere eventuali strumentalizzazioni. Al preside interessa prevenire ed educare, ricavando anche da piccoli episodi che potrebbero apparire "normali", occasioni di dibattito e di crescita della coscienza civica dei ragazzi . Posso comprendere l'amarezza e il disagio delle famiglie per il rilievo forse eccessivo dato all'episodio ma le preoccupazioni in questi casi non sono mai troppe». La bambina romena comunque è stata accolta bene dai compagni e così dopo la riunione di lunedì dovrebbe essersi chiuso questo brutto capitolo per Paularo.

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