Giovedi, 08 Maggio 2008

Giusto punire chi ha sbagliato, ma i bambini di Paularo non sono razzisti
Pace fatta con una stretta di mano dopo un incontro chiarificatore tra famiglie dei minori coinvolti
Noi genitori degli alunni della quarta elementare di Paularo desideriamo essere ascoltati per poter fare alcune considerazioni dopo gli articoli apparsi nei giorni scorsi sui quotidiani regionali, che purtroppo ci hanno portato alla ribalta della cronaca.

Lasciando da parte le varie strumentalizzazioni che si possono fare su questo caso (delle quali non vogliamo assolutamente entrare a far parte) ci teniamo a sottolineare che condanniamo senz'altro, senza alcuna esitazione, quanto accaduto alla bambina di origine rumena (ha incontrato difficoltà di integrazione, come accade spesso alla maggior parte degli alunni quando arrivano a metà anno scolastico); condividiamo inoltre i provvedimenti disciplinari che sono stati presi nei confronti di alcuni alunni della stessa classe. Respingiamo con tutte le forze però l'accusa mossa ai bambini (come pare di aver capito leggendo alcuni articoli) di essere intolleranti verso le persone di diversa nazionalità. Su questo punto non possiamo condividere quanto dichiarato dal dirigente scolastico di Paularo , che si ostina ad essere timoroso sul fatto che, se la bambina fosse stata del paese, probabilmente non si sarebbe giunti alle mani e che, forse e sempre secondo lui, può aver influenzato tale fatto pure la sindrome dal forest. Episodi simili (lo ripetiamo, da condannare) si sono verificati alcune volte pure tra bambini locali, ma mai siamo stati oggetto di attenzione da parte dei quotidiani che purtroppo dando troppa enfasi e risalto all'accaduto (pur capendo che i giornalisti devono fare il loro mestiere) non hanno fatto altro che alimentare polemiche, mettendo in cattiva luce in particolar modo la classe dei nostri figli e poi la stessa comunità di Paularo , che certamente non meritava e non merita tutto questo.

Nella stessa classe, seppur per un breve periodo, si era inserito un altro bambino rumeno che con i nostri bambini aveva stretto una solida amicizia. In altre classi poi ci sono altri bambini sia di nazionalità rumena (a Paularo da diversi anni si sono stabilite numerose famiglie provenienti dalla Romania) che marocchina, con i quali non ci sono mai stati problemi. Numerosi sono altri esempi che dimostrano la solidarietà di Paularo verso popolazioni più bisognose di noi, con varie iniziative prese in merito, come raccolta di fondi, calendari , adozioni a distanza ecc (alcuni dei quali citati per la verità dallo stesso preside). Domenica 27 aprile ci siamo riuniti d'urgenza per discutere di quanto accaduto, e dopo una vivace discussione abbiamo deciso di richiedere immediatamente un incontro tra noi tutti e la famiglia della bambina in questione (scambio di opinioni che avremmo voluto avere senz'altro prima dell'uscita degli articoli sui giornali, cosa che purtroppo non si è resa possibile). L'incontro si è tenuto regolarmente la sera successiva, presso l'Istituto comprensivo di Paularo , con la presenza pure del Preside e delle insegnanti. Con la famiglia rumena, dopo aver chiarito la situazione, ci siamo subito capiti e alla fine ci siamo pure stretti la mano, comprendendo senz'altro le preoccupazioni della madre che infatti ci ha chiesto che cosa avremmo fatto noi al suo posto; la stessa si è pure dimostrata dispiaciuta per tutto il clamore suscitato dall'accaduto.

Non ci siamo invece purtroppo compresi con il Preside, che è rimasto arroccato sulle sue posizioni. Chiediamo pertanto che si ponga fine al caso chiudendo il sipario per il bene di tutti i bambini; ma riaprendolo invece per invitarvi il 30 maggio ad assistere al musical su cui la quarta elementare sta lavorando alacremente da diverso tempo.

I genitori degli alunni della 4. elementare di Paularo

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