Arta Terme
frena sul progetto della centralina idroelettrica.
Nell'ultimo consiglio comunale l'amministrazione di Paularo
ha approvato la convenzione per la realizzazione di una
centralina idroelettrica sul torrente Chiarsò in località
Lavoret, convenzione da stipulare con il comune termale,
Ligosullo e Zuglio. Il progetto si muove all'interno
dell'associazione Alta Carnia. Paularo che è l'ente capofila
è fermamente convinto che il progetto sia inevitabile e
fondamentale per il risparmio energetico. Inevitabile perchè
uno studio di Brescia, un privato dunque, ha già avanzato la
stessa richiesta dei quattro comuni carnici.Ora nessuno
della giunta Peresson ha esplicitamente detto "no" alla
proposta, solo che la convenzione non è stata portata in
consiglio. Il sindaco di Arta Terme, Marlino Peresson,
spiega: «Noi abbiamo qualche dubbio e vogliamo verificare
tutto prima di condividere il progetto. Ci possono essere
dei problemi sulla scelta del sito, ci possono essere
problemi ambientali. Appena ci saremo accertati che tutto
funziona approveremo. L'energia rinnovabile è importante e
noi non remeremo contro, chiediamo solo di valutare i dati
tecnici». L'assessore ai lavori pubblici Paolo Urban
aggiunge: «Prima di approvare una convenzione serve un
ponderato studio di fattibilità per capire se per lo meno la
scelta del sito sia la più adeguata. Bisogna dunque
aspettare prima di andare avanti».
Paularo puntualizza: «Siamo aperti al dialogo - chiarisce
il sindaco Vuerli - però questo progetto deve continuare.
Non possiamo permettere ad un privato di rubare le nostre
risorse». Insomma i rapporti fra comuni sono buoni, ma c'è
una centralina che non ha trovato tutti i consensi, nemmeno
quello di Zuglio.
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