Giovedi, 20 Novembre  2008

Battaglia di bollettini sui canoni depurazione
Non si placa a Paularo la polemica riguardo la questione depuratori. Dopo che la corte costituzionale ha dichiarato incostituzionali le norme di legge che prevedono l'obbligo degli utenti del servizio idrico di pagare i canoni di depurazione anche in assenza del servizio; i cittadini hanno subito recapitato in comune le domande di rimborso, accogliendo l'invito dell'opposizione che aveva distribuito in paese volantini informativi e i moduli per richiedere regolarmente la restituzione delle somme versate all'amministrazione. La questione rimane ancora aperta oltre che non completamente chiara e la comunicazione va avanti a suon di avvisi (il sindaco) e volantini (l'opposizione). Il primo cittadino Maurizio Vuerli ha pubblicato nella giornata di ieri un avviso precisando che "la relativa domanda deve comunque essere presentata in bollo (euro 14,62)" e comunicando inoltre "che questa Amministrazione darà corso ad eventuali rimborsi solo in presenza di specifiche normative che verranno definite in sede governativa ed in esito agli incontri in atto con la Associazione Nazionale dei Comuni". Pronta la risposta del consigliere Di Gleria e del gruppo di opposizione con un volantino dove viene sottolineato che "al modulo di rimborso del canone non va applicata alcuna marca da bollo". Il rischio di incorrere in eventuali contravvenzioni non ci sarebbe quindi secondo Di Gleria che dichiara di aver contattato preventivamente l'agenzia delle entrate. Il problema dei depuratori fantasma (che nella Val d'Incarojo esiste ma non è attivo) rimane comunque questione nazionale e solo gli organi dell'Anci potranno dare risposte precise, anche se forse sarebbe utile per i cittadini un incontro chiarificatore, organizzato in sintonia da maggioranza e minoranza.

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