Oggi riapre i battenti l'istituto comprensivo Jacopo
Linussio di
Paularo
e i ragazzi della Val d'Incaroio sono pronti a cominciare un
nuovo anno scolastico. E dopo la battaglia per la continuità
didattica, tutt'altro che conclusa, ci si chiede quale sia
la situazione, con quante certezze ripartano gli alunni. Il
turn over docenti continua, su questo non c'è dubbio.
Rispetto ad un anno fa, eccetto in religione, la cattedre
verranno occupate da nuovi insegnanti. Essendo concreti non
si può parlare di continuità didattica ottenuta, ma qualche
segno positiva si fa sentire. Quattro insegnanti nominati di
ruolo, con un'avvertenza però: la sede diventa effettiva a
partire dal secondo anno e quindi il docente se nel
settembre prossimo può avvicinarsi a casa fa le dovute
scelte, con buona pace per la continuità didattica in
montagna. Il bicchiere in questo caso è sicuramente mezzo
vuoto. Finalmente invece si insedia a
Paularo
una professoressa del paese, Sabrina Clama per lettere. La
materia umanistica rappresenta un cardine della formazione e
la possibilità di avere un insegnante del posto soddisfa il
preside Pasquale D'Avolio. D'Avolio non nasconde le
difficoltà nell'effettuare le nomine: «Fino a pochi giorni
fa - spiega il dirigente scolastico - ci mancavano tutti gli
insegnanti tanto che temevo per l'inizio dell'anno
scolastico. In questo senso siamo fortunatamente coperti e
iniziamo l'anno in maniera positiva».E la battaglia per far
fronte al turn over docenti? «Questo sarà sicuramente l'anno
decisivo - avverte D'Avolio - dobbiamo lavorare sulla
modifica alle legge regionale sul diritto allo studio e
dobbiamo creare il documento da portare all'attenzione del
ministro alla Pubblica Istruzione Fioroni».
Il gruppo di lavoro coordinato dalla Comunità Montana della
Carnia dovrà portare a termine il lavoro iniziato nel mese
di maggio, con l'obbligo di avere al più presto risposte,
altrimenti il rischio che il tutto finisca con un nulla di
fatto diventerà alto. «In questo senso - continua il preside
della scuola di
Paularo
- abbiamo sensibilizzato molto la Carnia e sono certo che
quest'anno faremo un buon lavoro insieme alle altre realtà
disagiate come
Paularo
». D'Avolio è fiducioso di avere risposte anche in ambito
nazionale, dove non si placa la polemica sulla continuità
didattica. E tutti aspettano il ministro Fioroni atteso in
Carnia il 12 ottobre ad un convegno organizzato da
Euroleader, sarà il momento giusto per sollecitare il
ministro sulla questione scolastica. |