Mercoledi, 12 Settembre 2007

L'istituto Linussio mette il Ministro Fioroni alla prova

Il ministro Fioroni è atteso in ottobre in Carnia e riceverà il documento che si sta preparando da maggio sui disagi dell’area montana. Da Paularo è partita la battaglia per la continuità didattica in montagna,ma solo quattro "prof" sono di ruolo.

Oggi riapre i battenti l'istituto comprensivo Jacopo Linussio di Paularo e i ragazzi della Val d'Incaroio sono pronti a cominciare un nuovo anno scolastico. E dopo la battaglia per la continuità didattica, tutt'altro che conclusa, ci si chiede quale sia la situazione, con quante certezze ripartano gli alunni. Il turn over docenti continua, su questo non c'è dubbio. Rispetto ad un anno fa, eccetto in religione, la cattedre verranno occupate da nuovi insegnanti. Essendo concreti non si può parlare di continuità didattica ottenuta, ma qualche segno positiva si fa sentire. Quattro insegnanti nominati di ruolo, con un'avvertenza però: la sede diventa effettiva a partire dal secondo anno e quindi il docente se nel settembre prossimo può avvicinarsi a casa fa le dovute scelte, con buona pace per la continuità didattica in montagna. Il bicchiere in questo caso è sicuramente mezzo vuoto. Finalmente invece si insedia a Paularo una professoressa del paese, Sabrina Clama per lettere. La materia umanistica rappresenta un cardine della formazione e la possibilità di avere un insegnante del posto soddisfa il preside Pasquale D'Avolio. D'Avolio non nasconde le difficoltà nell'effettuare le nomine: «Fino a pochi giorni fa - spiega il dirigente scolastico - ci mancavano tutti gli insegnanti tanto che temevo per l'inizio dell'anno scolastico. In questo senso siamo fortunatamente coperti e iniziamo l'anno in maniera positiva».E la battaglia per far fronte al turn over docenti? «Questo sarà sicuramente l'anno decisivo - avverte D'Avolio - dobbiamo lavorare sulla modifica alle legge regionale sul diritto allo studio e dobbiamo creare il documento da portare all'attenzione del ministro alla Pubblica Istruzione Fioroni».

Il gruppo di lavoro coordinato dalla Comunità Montana della Carnia dovrà portare a termine il lavoro iniziato nel mese di maggio, con l'obbligo di avere al più presto risposte, altrimenti il rischio che il tutto finisca con un nulla di fatto diventerà alto. «In questo senso - continua il preside della scuola di Paularo - abbiamo sensibilizzato molto la Carnia e sono certo che quest'anno faremo un buon lavoro insieme alle altre realtà disagiate come Paularo ». D'Avolio è fiducioso di avere risposte anche in ambito nazionale, dove non si placa la polemica sulla continuità didattica. E tutti aspettano il ministro Fioroni atteso in Carnia il 12 ottobre ad un convegno organizzato da Euroleader, sarà il momento giusto per sollecitare il ministro sulla questione scolastica.

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