La tragica scoperta l'hanno fatta
alle 6 di ieri mattina due passanti.
Orrore sulla strada che conduce
verso il poligono di tiro dei Rivoli
Bianchi, a Venzone, ad alcune
centinaia di metri dalla statale,
dove era parcheggiata una Fiat Panda
distrutta dal fuoco con all'interno
dell'abitacolo la salma di un uomo.
Dopo l'allarme sul luogo sono
giunti i carabinieri di Venzone e
gli uomini del Norm di Tolmezzo e i
vigili del fuoco di Gemona.
Innanzitutto occorreva dare un nome
a quei poveri resti ed escludere che
quella morte potesse essere
addebitabile a responsabilità di
terzi. In breve a una decina di
metri dall'autovettura annerita sono
stati trovati i documenti della
vittima insieme a un suo messaggio
che chiariva l'intenzione di farla
finita. Si trattava di un
cinquantenne di Paularo, celibe,
invalido e che da tempo soffriva di
una grave forma di depressione dalla
quale non riusciva a uscire.
Egli ha fermato la vettura e l'ha
cosparsa di benzina mista a gasolio
lasciandosi avvolgere dalle fiamme.
Un attimo prima di mettere in atto
il suo proposito ha pensato alla
necessità di risparmiare i
documenti, per essere identificato,
e anche quelle righe che aveva
scritto, in maniera che non
potessero sussistere dubbi sulle
circostanze della disgrazia.
Ieri mattina una ricognizione
cadaverica è stata compiuta dal
medico legale e la salma è stata
ricomposta all'obitorio di Gemona. I
carabinieri hanno informato
dell'accaduto il sostituto
procuratore della Repubblica di
Tolmezzo di turno Olivotto che ha
disposto un'autopsia che sarà
eseguita domani. Un atto dovuto. In
seguito sarà possibile rilasciare il
nulla osta per la sepoltura.
La carcassa dell'automezzo
bruciato è stata recuperata dalla
carrozzeria di Carmelo Di Giusto e
anch'essa è a disposizione degli
inquirenti.