Venerdi, 11 Agosto 2006

La vecchia fabbrica Linussio come occasione di rivalsa carni

di Giovanni Canciani

Facendo seguito con un po' di ritardo all'articolo di Gilberto Ganzer apparso sulla prima pagina del Gazzettino del Friuli di sabato 22 luglio, dal titolo: "Fabbrica Linussio, un'occasione imperdibile", torna opportuno fare alcune riflessioni sulla città di Tolmezzo, sulla Carnia e sull'amministrazione regionale che vuole dotare le due entità di un nuova sede per i suoi uffici. Incominciando da Tolmezzo, penso che a nessuno sfugga lo stupro architettonico che in questi ultimi quarant'anni ha contrassegnato sia l'edilizia privata che pubblica di questa città.

Non si è tenuto conto né dell'ambiente, né dei modelli storici e soprattutto non si è ricorsi ad una seria ricerca estetica per la progettazione e l'inserimento di nuove strutture in armonia con il preesistente, il paesaggio e il parere dei cittadini che ignari e disarmati oggigiorno possono specchiarsi sui glaciali cristalli del palazzo di giustizia, del palazzo della posta o passeggiare angosciati nei pressi del complesso scolastico contrassegnato dallo squarcio della sublime palestra.

Alla Carnia non è toccata miglior sorte. I suoi comuni, sebbene più in piccolo, hanno copiato i modelli del capoluogo, con cubi, lucernari trapezoidali, e plessi scolastici di progettazione mediterranea che con l'ambiente ed il paesaggio carnico non hanno nulla a che vedere. Indenni da questo barbarismo sono rimaste le chiese, alcune case antiche o vecchie che dir si voglia, e la veneranda "Fabbrica Linussio" che isolata e solitaria sembra posta a riparo dalle miserie e dalle rovine lasciate dai vandali di casa nostra. In una Carnia che si sta spopolando, con centinaia di case sfitte o disabitate, si continua a costruire, privilegiando il cemento e l'asfalto per i posteggi della "signora macchina". Anche quel po' di verde urbano che magari attorniava il monumento ai caduti, la chiesa o il municipio è diventato marciapiede di cemento o tombino. Adesso si spera che l'Amministrazione regionale visto che ha un po' di denaro da spendere, lo spenda bene, dando un esempio diesse est intelligere inteso al recupero del più importante monumento di archeologia industriale della Carnia, dell'intero Friuli e direi europeo.

La sua vastità può ospitare non solo gli uffici regionali e provinciali, ma anche una notevole quantità di istituzioni che in Tolmezzo vivono allo stato brado. Cito ad esempio la Scuola di musica della Carnia che sistemata sopra la mensa comunale ha come sala da concerto (dopo lo sfratto dal salone del Museo Gortani) una vera scatola di sardine. Lo splendido salone delle feste tutto di gusto veneziano del corpo centrale della "fabbrica", dimora dell'illustre signor Jacopo Linussio, sarebbe sicuramente il più bel regalo che la Regione potrebbe fare alla Carnia per le sue manifestazioni culturali. Giunta fino a noi integra, grazie al 3° Reggimento di Artiglieria degli Alpini che vi dimora, la struttura che presenta per la sua manutenzione un notevole onere finanziario per l'amministrazione militare, in considerazione dell'inadeguatezza della medesima alle esigenze del nuovo assetto che stanno assumendo le Forze armate bisognose di caserme più efficienti e al passo coi tempi, potrebbe essere facilmente assunta dalla Regione qualora ci sia una volontà politico-culturale d'interesse per la resistente provincia "in pectore "della Carnia. Volontà che di questi tempi sembra molto fiacca e lontana un miglio dal dinamismo di un Jacopo Linussio che due secoli fa costruì in Tolmezzo "la più grande fabbrica di telerie che si sia in Europa" (Grassi).

La Giunta Biasutti con il lungimirante assessore alla cultura Antonini celebrò solennemente nel 1991 il bicentenario della nascita di Jacopo Linussio palesando con la grande mostra rievocativa di Tolmezzo, Paularo e Moggio, quell'interesse per la Carnia che progressivamente è scemato nelle amministrazioni successive. Se la Regione vuole una nuova sede di rappresentanza a Tolmezzo, con la scelta della "Fabbrica Linussio" ha veramente un'occasione imperdibile per mostrare la sua longanimità intellettiva e la sua saggezza; al contrario se aggiungerà un nuovo cubo di cemento a Tolmezzo, vuol dire che della Carnia non gliene importa un fico secco, e neanche di abusare della sua pazienza.

 

 

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