Grande finale
della stagione di Carniarmonie con lo splendido
concerto della "Moscovia Chamber Orchestra",
insolita, straordinaria formazione nata dalla classe
di violino di Edward Grach - che ne è il fondatore e
direttore - e costituita dagli studenti dell'ultimo
anno e dai neodiplomati del Conservatorio di Mosca.
Venti ragazzi, tra i diciassette e i ventidue anni,
di stupefacente bravura, seguiti dal gesto maestoso
e insieme morbido del loro stesso maestro. La Chiesa
di San Vito di Paularo
si riempie della sonorità robusta dell'ensemble
nella versione per orchestra d'archi del "Sestetto
n.1 op.18" di Brahms, caratterizzata da un
fraseggiare teso ed eloquente, sottolineato dai
pizzicati profondi dei violoncelli. Il gioco
d'intreccio delle sei voci originarie si moltiplica
e potenzia nell'esecuzione della "Moscovia Chamber
Orchestra", assumendo la ricchezza sonora d'una
sinfonia. Nella "Méditation" di Tchaikovsky - da
"Souvenir d'un lieu cher op.42, n.1" - il solista è
il vincitore del secondo premio del prestigioso
Concorso Tchaikovky, il ventenne Nikita
Borisoglebskiy, musicista di solido temperamento
interpretativo, dal suono limpido e perfetto anche
nel registro sovracuto, capace di piegare il proprio
virtuosismo ad una espressività a tutto tondo.
Edward Grach abbandona il palco per sedersi tra il
pubblico nelle "Variazioni sul "Carnevale di
Venezia" di Paganini, in cui uno dopo l'altro, gli
orchestrali si alzano per suonare la variazione ad
essi assegnata rivelando così l'autonomia
dell'ensemble e l'abilità strumentale di ogni
singolo esecutore. L'"Ouverture" da "Il Pipistrello"
di Strass sorprende per l'approfondimento di ogni
particolare (pause, appoggi, staccati) che riesce a
rendere nuova ed interessante l'interpretazione di
un brano ormai celeberrimo. L'entusiasmo del
pubblico spinge l'orchestra ad una successione
vorticosa di bis, che attraversano la passionalità
di Piazzolla, la frenesia gioiosa di Rossini, il
brio marziale e spumeggiante di Strauss,
intercalandovi un piccolo, spassosissimo
"divertimento musicale" in cui i musicisti, poco per
volta, salutandosi e richiamandosi con motivi
musicali, escono di scena in punta di piedi. |