Lunedi, 03 Settembre 2007

L'orchestra che sa rinunciare al maestro

A Paularo Carniarmonie chiude con lo splendido concerto della "Moscovia Chamber Orchestra"

 Grande finale della stagione di Carniarmonie con lo splendido concerto della "Moscovia Chamber Orchestra", insolita, straordinaria formazione nata dalla classe di violino di Edward Grach - che ne è il fondatore e direttore - e costituita dagli studenti dell'ultimo anno e dai neodiplomati del Conservatorio di Mosca. Venti ragazzi, tra i diciassette e i ventidue anni, di stupefacente bravura, seguiti dal gesto maestoso e insieme morbido del loro stesso maestro. La Chiesa di San Vito di Paularo si riempie della sonorità robusta dell'ensemble nella versione per orchestra d'archi del "Sestetto n.1 op.18" di Brahms, caratterizzata da un fraseggiare teso ed eloquente, sottolineato dai pizzicati profondi dei violoncelli. Il gioco d'intreccio delle sei voci originarie si moltiplica e potenzia nell'esecuzione della "Moscovia Chamber Orchestra", assumendo la ricchezza sonora d'una sinfonia. Nella "Méditation" di Tchaikovsky - da "Souvenir d'un lieu cher op.42, n.1" - il solista è il vincitore del secondo premio del prestigioso Concorso Tchaikovky, il ventenne Nikita Borisoglebskiy, musicista di solido temperamento interpretativo, dal suono limpido e perfetto anche nel registro sovracuto, capace di piegare il proprio virtuosismo ad una espressività a tutto tondo. Edward Grach abbandona il palco per sedersi tra il pubblico nelle "Variazioni sul "Carnevale di Venezia" di Paganini, in cui uno dopo l'altro, gli orchestrali si alzano per suonare la variazione ad essi assegnata rivelando così l'autonomia dell'ensemble e l'abilità strumentale di ogni singolo esecutore. L'"Ouverture" da "Il Pipistrello" di Strass sorprende per l'approfondimento di ogni particolare (pause, appoggi, staccati) che riesce a rendere nuova ed interessante l'interpretazione di un brano ormai celeberrimo. L'entusiasmo del pubblico spinge l'orchestra ad una successione vorticosa di bis, che attraversano la passionalità di Piazzolla, la frenesia gioiosa di Rossini, il brio marziale e spumeggiante di Strauss, intercalandovi un piccolo, spassosissimo "divertimento musicale" in cui i musicisti, poco per volta, salutandosi e richiamandosi con motivi musicali, escono di scena in punta di piedi.

Torna al Sommario delle News