Una
realtà musicale unica in Friuli rischia la chiusura se non si
interverrà con urgenza,umidità
e mancanza di finanziamenti minano l’esistenza della prestigiosa
casa museo |
La Mozartina di Paularo è in
pericolo. A minacciare una delle Case-museo private più preziose
del Friuli sono umidità, assoluta carenza di fondi per
manutenzioni, spese correnti e accompagnamenti per le visite. «Uno
dei problemi maggiori - spiega il proprietario, il maestro
Giovanni Canciani - è la penetrazione d'acqua a piano terra
dovuta a opere di recupero articolo 8 nel dopo terremoto. Cerco di
porre rimedio accendendo i deumidificatori ma non è sempre
sufficiente e i costi sono elevatissimi».I segni del marcio si
vedono bene nella sala dove sono custoditi preziosi e rarissimi
strumenti musicali tra cui un organo e diversi pianoforti: le
macchie di umidità avanzano nelle copertura a volta rendendo
problematica la conservazione del legno di cui sono composti gli
stessi strumenti.«Ho inviato alcune lettere di sollecito alla
Regione affinché mi aiuti nel mantenere questo museo - dice
Canciani -; agli inizi degli anni Ottanta proposi pure una
donazione allo stesso ente che però non si dimostrò interessato.
La Comunità montana della Carnia mi ha chiesto di poter inserire
l'esposizione nella sua rete museale; ho acconsentito, tanto che
oggi la Mozartina figura in elenco tra gli itinerari museali, ma
non ho mai ricevuto aiuto economici di alcun tipo. Tutto si basa
su offerte, che non bastano. Accordare uno strumento costa
perlomeno 70 euro all'ora. Tenere accese le luci durante le visite
e pulire le stanze al loro termine comporta altre spese. C'è poi
da rendere dignitoso l'esterno: manca una parte di muro a secco in
tufo trascinato via dall'alluvione dell'83; vanno migliorati
ingresso e giardino».La Mozartina è una raccolta di strumenti
musicali antichi e moderni. Comprende, poi, numerosi altri pezzi:
dal libro antico, al quadro, all'oggetto d'epoca, agli arredi
tipici carnici dell'Ottocento, ai paramenti sacri, fino allo
spartito manoscritto del Settecento di una composizione mozartiana.
In una teca dal primo piano pure un manoscritto di Carducci e i
suoi occhiali. Tutti gli oggetti sono stati restaurati dal
proprietario. Tutti gli strumenti sono perfettamente funzionanti.
Un unicum, insomma, aperto a tutti per le visite senza biglietto
di ingresso.«Tra i miei obiettivi la diffusione della cultura
musicale in Friuli, un progetto non estemporaneo ma capillare, che
parte dalle scuole per arrivare ai conservatori, ai concerti, al
progetto per la creazione di un corso riconosciuto per il restauro
degli strumenti musicali».Canciani, infatti, non cura unicamente
la Mozartina, aiutato in forma volontaria da due allievi, ma è
responsabile anche di una scuola di musica a Tolmezzo dove sono
impegnati dieci insegnanti e coinvolti un'ottantina di allievi. Il
maestro, nativo di Paularo , promuove i concerti di San Martino,
segue l'organizzazione di eventi del locale gruppo musicale e ha
sistemato un organo molto raro, settecentesco, nella piccola
chiesa di Sant'Antonio Abate (XV secolo), trasformata in ambiente
concertistico di rara bellezza. «Non si tratta di iniziative fine
a sé stesse ma finalizzate alla creazione di una cultura per la
vita: facciamo suonare i giovani, gli allievi, i ragazzi appena
usciti dal conservatorio. Per la scuola di Tolmezzo abbiamo
chiesto adesso un riconoscimento e un contributo regionale annuale
di 50mila euro».Per salvare la Mozartina, invece, sarà creata
l'Associazione Amici della Mozartina, sodalizio che dovrebbe
consentire alla Regione di sostenere finanziariamente il progetto
di bonifica dell'edificio e di promozione delle visite.Ma il tempo
stringe: dei beni della Casa-museo di Paularo si è interessato un
grande pianista tedesco che vuole acquistarli per arricchire la
sua collezione. E ci sono pure problemi si sicurezza: sono state
già strappate e rubate alcune pagine di un prezioso volume di
musica. |
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