Domenica, 14 Settembre  2008

Allarme rosso per la Mozartina
Una realtà musicale unica in Friuli rischia la chiusura se non si interverrà con urgenza,umidità e mancanza di finanziamenti minano l’esistenza della prestigiosa casa museo
La Mozartina di Paularo è in pericolo. A minacciare una delle Case-museo private più preziose del Friuli sono umidità, assoluta carenza di fondi per manutenzioni, spese correnti e accompagnamenti per le visite. «Uno dei problemi maggiori - spiega il proprietario, il maestro Giovanni Canciani - è la penetrazione d'acqua a piano terra dovuta a opere di recupero articolo 8 nel dopo terremoto. Cerco di porre rimedio accendendo i deumidificatori ma non è sempre sufficiente e i costi sono elevatissimi».I segni del marcio si vedono bene nella sala dove sono custoditi preziosi e rarissimi strumenti musicali tra cui un organo e diversi pianoforti: le macchie di umidità avanzano nelle copertura a volta rendendo problematica la conservazione del legno di cui sono composti gli stessi strumenti.«Ho inviato alcune lettere di sollecito alla Regione affinché mi aiuti nel mantenere questo museo - dice Canciani -; agli inizi degli anni Ottanta proposi pure una donazione allo stesso ente che però non si dimostrò interessato. La Comunità montana della Carnia mi ha chiesto di poter inserire l'esposizione nella sua rete museale; ho acconsentito, tanto che oggi la Mozartina figura in elenco tra gli itinerari museali, ma non ho mai ricevuto aiuto economici di alcun tipo. Tutto si basa su offerte, che non bastano. Accordare uno strumento costa perlomeno 70 euro all'ora. Tenere accese le luci durante le visite e pulire le stanze al loro termine comporta altre spese. C'è poi da rendere dignitoso l'esterno: manca una parte di muro a secco in tufo trascinato via dall'alluvione dell'83; vanno migliorati ingresso e giardino».La Mozartina è una raccolta di strumenti musicali antichi e moderni. Comprende, poi, numerosi altri pezzi: dal libro antico, al quadro, all'oggetto d'epoca, agli arredi tipici carnici dell'Ottocento, ai paramenti sacri, fino allo spartito manoscritto del Settecento di una composizione mozartiana. In una teca dal primo piano pure un manoscritto di Carducci e i suoi occhiali. Tutti gli oggetti sono stati restaurati dal proprietario. Tutti gli strumenti sono perfettamente funzionanti. Un unicum, insomma, aperto a tutti per le visite senza biglietto di ingresso.«Tra i miei obiettivi la diffusione della cultura musicale in Friuli, un progetto non estemporaneo ma capillare, che parte dalle scuole per arrivare ai conservatori, ai concerti, al progetto per la creazione di un corso riconosciuto per il restauro degli strumenti musicali».Canciani, infatti, non cura unicamente la Mozartina, aiutato in forma volontaria da due allievi, ma è responsabile anche di una scuola di musica a Tolmezzo dove sono impegnati dieci insegnanti e coinvolti un'ottantina di allievi. Il maestro, nativo di Paularo , promuove i concerti di San Martino, segue l'organizzazione di eventi del locale gruppo musicale e ha sistemato un organo molto raro, settecentesco, nella piccola chiesa di Sant'Antonio Abate (XV secolo), trasformata in ambiente concertistico di rara bellezza. «Non si tratta di iniziative fine a sé stesse ma finalizzate alla creazione di una cultura per la vita: facciamo suonare i giovani, gli allievi, i ragazzi appena usciti dal conservatorio. Per la scuola di Tolmezzo abbiamo chiesto adesso un riconoscimento e un contributo regionale annuale di 50mila euro».Per salvare la Mozartina, invece, sarà creata l'Associazione Amici della Mozartina, sodalizio che dovrebbe consentire alla Regione di sostenere finanziariamente il progetto di bonifica dell'edificio e di promozione delle visite.Ma il tempo stringe: dei beni della Casa-museo di Paularo si è interessato un grande pianista tedesco che vuole acquistarli per arricchire la sua collezione. E ci sono pure problemi si sicurezza: sono state già strappate e rubate alcune pagine di un prezioso volume di musica.

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