La Carnia è area di grande interesse geologico: in questo territorio
affiorano non solo i depositi più antichi dette Alpi
italiane ina una
sequenza completa, riccamente fossilifera, che testimonia il succedersi
delle due
orogenesi che hanno interessato questa zona. Ed il territorio di Paularo
rispecchia appieno queste peculiarità. La sede comunale è posta all’interno
di un’ampia conca, di origine glaciale, costituita prevalentemente da depositi
della Formazione a Bellerophon del
Permiano
superiore (circa 250 milioni di anni
fa) che deve il
suo nome al classico fossile (un gasteropode) che vi si ritrova però con una
certa rarità.
Risalendo il torrente Chiarsò si incontrano terreni via via più antichi: prima i
depositi
dell'Arenaria di Val Gardena, testimonianza di una fase di clima caldo con
emersione e formazione di pianure aride. Più a Nord si incontrano rocce (sia
sedimentarie che magmatiche) dal Carbonifero medio.inferiore (circa 320 milioni
di anni fa) che segnano l'avvio della più antica orogenesi nota nel nostro territorio, quella Ercinica.
Ancora più antichi sono i calcari del Devoniano (circa 350 milioni di anni fa), in
gran parie legati
a depositi di mare profondo o
a grandi corpi di
scogliere (ad esempio il Monte
Zermula). Questi ultimi sono ricchi di reperti fossili: coralli, gasteropodi, branchiopodi e trilobiti
costituiscono le faune più comuni.
I livelli della Formazione di Uqua, affioranti ad esempio presso Coserà Valbertad,
costituiscono le
rocce più antiche della Carnia e sono
datati a circa 450 milioni di anni e contengono resti di brachiopodi, trilobiti
e cistoidi.
Nella vasta piana di Lanza affiora la nota
successione Fermo-Carbonifera, depostasi circa 300 milioni di anni fa,
immediatamente dopo l'orogenesi ercinica. Conserva
una ricca fauna a
brachiopodi e bivalvi e, soprattutto, interessanti reperti di vegetali,
testimoniante
giunte sino a noi delle lussureggianti foreste del Carbonifero.