Giovedi, 21 Aprile 2005

Consiglio comunale mancato, Maion contro        Tiepolo: «Il sindaco non è sincero»

«La presunta correttezza e congruenza rivendicate dal sindaco nascondono in realtà una grande mancanza di sincerità». Così Danielle Maion replica alle affermazioni rilasciate nei giorni scorsi da Sergio Tiepolo in risposta alle accuse mosse dai capigruppo consiliari di Paularo . Maion, vicesindaco per un lustro prima che, alla fine del 2004, Tiepolo le revocasse l'incarico, parte dal consiglio comunale: «La sua convocazione non dipende da nessun parere, bensì può avvenire su richiesta di un quinto dei consiglieri. Perciò non si capisce il motivo per il quale il sindaco abbia chiesto lumi ai responsabili dei servizi. Ma c'è di più- prosegue Maion-. Nella risposta ai consiglieri sulla mancata convocazione del consiglio, Tiepolo citava l'articolo 33 che secondo lui lo obbligava ad informare della richiesta il Prefetto. Ma l'articolo 33 non parla di comunicazioni al Prefetto, bensì di "Esercizio associato di funzioni e servizi da parte dei comuni", e oltretutto il comma V non esiste!». Maion ha informato della situazione il Prefetto e l'assessore regionale agli enti locali: «E poi, vista la situazione ormai di stallo in cui versa il Comune, che problema c'è a convocare un consiglio per affrontare le problematiche della comunità?- si chiede-. Per il sindaco il confronto è così difficile?». Per quanto riguarda la gestione dei beni patrimoniali, Maion spiega: «È vero che il regolamento comunale prevede la convocazione della commissione da parte del presidente, ma visto che non è stato ancora nominato e che i commissari sono comunque disposti a portare avanti i lavori, perché non fornire loro la documentazione necessaria? Del resto- aggiunge l'ex vicesindaco- la commissione è nata per facilitare ed agevolare l'attività comunale su un problema così importante com'è la gestione dei beni patrimoniali». In conclusione Maion esprime una speranza: «Mi auguro che, dopo aver sentito tante assurde declamazioni pubbliche, il mio sfogo venga compreso e rimando al prossimo consiglio comunale un confronto che spero sia costruttivo».

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