Sabato, 02 Febbraio 2008

A Salino e in altre frazioni gravi disagi per i più anziani. Lo sdegno del sindaco

Chiuso a febbraio l'ufficio postale di Salino
"L'ufficio postale di Salino nel mese di febbraio rimarrà chiuso al pubblico". Il signore anziano che si reca in posta per ritirare la sua pensione trova questa scritta fuori la sede dell'ufficio di Salino, frazione di Paularo . Un disagio per il paese della Val d'Incaroio, ma anche per le vicine frazioni di Lambrugno, Trelli e Chiaulis. Infatti da sempre per gli abitanti di queste località, la sede postale di Salino rappresenta un importante punto di riferimento, una struttura vicina che non costringe spostamenti al capoluogo. Gli anziani si lamentano, non ne possono più. Il servizio va avanti a singhiozzo e ora, causa il grave infortunio di un'impiegata, non si sa quando verrà ripristinato. La cronistoria di questo problema parte poco più di un anno fa quando il responsabile di questa sede va in pensione e non viene sostituito. Ovviamente la logica di gestione porta a privare i piccoli uffici di un impiegato fisso così da fare capo alla sede di Paularo . Da qui partono le proteste, l'Amministrazione comunale si impegna a ricercare una soluzione che viene trovata. Dall'ottobre 2006 viene decisa l'apertura dell'ufficio postale per i primi tre giorni del mese, poi nelle restanti settimane nei giorni di mercoledì e sabato. I cittadini capiscono subito che qualcosa non funziona. Infatti ogni qualvolta manchi personale a Paularo a farne le spese è l'ufficio del piccolo paese. Crescono i malumori, ma la chiusura in gennaio e l'annunciata mancanza di servizio per febbraio fa gridare i cittadini alla vergogna, increduli che non si riesca ad ovviare all'infortunio di un lavoratore. Anche il sindaco di Paularo Maurizio Vuerli è indignato. "Questa situazione è vergognosa - dice il primo cittadino - le poste trovano il modo di incrementare lo stipendio dell'amministratore delegato e sono incapaci di sostituire il proprio personale andato in pensione nel 2007. Chiunque sarebbe capace di fare utili in questo modo. La cosa migliore sarebbe riportare la gestione delle poste al governo, perché queste sono un servizio sociale per la comunità che non deve mai venir meno, in particolar modo in montagna". Del disagio provocato ne è conscio anche Maurizio Lozei dell'ufficio comunicazione territoriale: "Purtroppo abbiamo dei problemi organizzativi e ci rendiamo conto dei disagi che arrechiamo agli anziani in particolar modo in montagna. Noi siamo però sempre in contatto con il comune e non vogliamo assolutamente penalizzare nessuno, purtroppo queste situazioni isolano dalla nostra volontà. Ad ogni modo per quanto riguarda l'ufficio di Salino cercheremo di risolvere il problema al più presto, cercando di garantire il servizio almeno per una parte del mese di febbraio". La posta intanto rimane chiusa e la montagna e i suoi paesi con sempre meno certezze.

 

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