"L'ufficio postale di Salino nel mese di
febbraio rimarrà chiuso al pubblico". Il
signore anziano che si reca in posta per
ritirare la sua pensione trova questa
scritta fuori la sede dell'ufficio di
Salino, frazione di Paularo . Un disagio per
il paese della Val d'Incaroio, ma anche per
le vicine frazioni di Lambrugno, Trelli e
Chiaulis. Infatti da sempre per gli abitanti
di queste località, la sede postale di
Salino rappresenta un importante punto di
riferimento, una struttura vicina che non
costringe spostamenti al capoluogo. Gli
anziani si lamentano, non ne possono più. Il
servizio va avanti a singhiozzo e ora, causa
il grave infortunio di un'impiegata, non si
sa quando verrà ripristinato. La cronistoria
di questo problema parte poco più di un anno
fa quando il responsabile di questa sede va
in pensione e non viene sostituito.
Ovviamente la logica di gestione porta a
privare i piccoli uffici di un impiegato
fisso così da fare capo alla sede di Paularo
. Da qui partono le proteste,
l'Amministrazione comunale si impegna a
ricercare una soluzione che viene trovata.
Dall'ottobre 2006 viene decisa l'apertura
dell'ufficio postale per i primi tre giorni
del mese, poi nelle restanti settimane nei
giorni di mercoledì e sabato. I cittadini
capiscono subito che qualcosa non funziona.
Infatti ogni qualvolta manchi personale a
Paularo a farne le spese è l'ufficio del
piccolo paese. Crescono i malumori, ma la
chiusura in gennaio e l'annunciata mancanza
di servizio per febbraio fa gridare i
cittadini alla vergogna, increduli che non
si riesca ad ovviare all'infortunio di un
lavoratore. Anche il sindaco di Paularo
Maurizio Vuerli è indignato. "Questa
situazione è vergognosa - dice il primo
cittadino - le poste trovano il modo di
incrementare lo stipendio
dell'amministratore delegato e sono incapaci
di sostituire il proprio personale andato in
pensione nel 2007. Chiunque sarebbe capace
di fare utili in questo modo. La cosa
migliore sarebbe riportare la gestione delle
poste al governo, perché queste sono un
servizio sociale per la comunità che non
deve mai venir meno, in particolar modo in
montagna". Del disagio provocato ne è
conscio anche Maurizio Lozei dell'ufficio
comunicazione territoriale: "Purtroppo
abbiamo dei problemi organizzativi e ci
rendiamo conto dei disagi che arrechiamo
agli anziani in particolar modo in montagna.
Noi siamo però sempre in contatto con il
comune e non vogliamo assolutamente
penalizzare nessuno, purtroppo queste
situazioni isolano dalla nostra volontà. Ad
ogni modo per quanto riguarda l'ufficio di
Salino cercheremo di risolvere il problema
al più presto, cercando di garantire il
servizio almeno per una parte del mese di
febbraio". La posta intanto rimane chiusa e
la montagna e i suoi paesi con sempre meno
certezze. |
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