I
"Mistirs"
a
Paularo
nascono
come
festa,
ma
anche
come
ragionamento
su
quei
mestieri
che
avevano
messo
in
luce
la
montagna
e
che
ora
stanno
scomparendo.
Sabato
a
Paularo
il
convegno
"dalla
teleferica
al
telelavoro"
ha
cercato
di
ragionare
sul
futuro
del
lavoro
in
Carnia,
ma
la
tesi
finale
è
senza
soluzione.
Un
tempo
la
teleferica
rappresentava
un'
eccellenza
per
stare
sul
mercato,
ha
mostrato
l'ingegno
e
la
capacità
di
questo
territorio.
Gli
ingegni
non
mancano
si
sottolinea
al
convegno,
mancano
le
risorse,
manca
autonomia
e
quindi
serve
più
attenzione
dalla
regione.
Chiamato
in
causa
quindi
l'assessore
Enzo
Marsilio,
che
ha
voluto
chiarire
che
se
la
montagna
ha
un
problema
deve
riflettere
al
suo
interno.
«Infatti
-
ha
spiegato
l'assessore
-
le
risorse
non
mancano,
i
contributi
dati
negli
ultimi
sei
anni
sono
molti,
ma
quello
che
manca
è
un'idea
di
rilancio».
Non
bisogna,
insomma,
aspettare
i
segnali
da
fuori,
e
se
la
montagna
vuole
credere
alla
possibilità
di
rilanciarsi
nel
campo
del
lavoro
deve
credere
in
un
proprio
progetto.
Quale
sia
questo
progetto,
nessuno
lo
sa,
di
certo
la
Carnia
però
deve
migliorare
la
sua
cultura
di
accoglienza,
deve
credere
nel
turismo
per
continuare
a
crescere.
Inoltre
non
bisogna
restare
isolati,
per
esempio
quando
si
parla
di
telelavoro
si
parla
di
digital
divide,
e
quindi
la
banda
larga
è
richiesta,
e
l'assessore
garantisce
che
sarà
realtà
dall'anno
prossimo
anche
a
Paularo
.
Il
convegno,
comunque,
non
offre
molte
risposte
ai
presenti
sulla
situazione
di
Paularo
.
Molta
gente
se
ne
va
delusa,
preferendo
godersi
la
manifestazione
dei
"Mistirs".
Quella
è
stata
un
successo.
Sono
state
seimila
le
persone
stimate
nella
due
giorni
che
ha
visto
protagoniste
le
vie
e
le
corti
di
Paularo
.
L'amministrazione
comunale
si
dice
soddisfatta
e
ringrazia
tutti,
i
volontari,
la
Pro
loco
della
Val
d'Incarojo
e
dà
appuntamento
all'agosto
2007.
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