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Moretton:
«I fondi per l’acquedotto ci sono, ma il ministero
chiede l’adeguamento» |
«Pagare
di più? Dovrei chiedere questo ai miei cittadini che da
un anno e mezzo non dispongono nemmeno di un servizio
essenziale come l'acqua potabile?». Queste le parole
con cui il sindaco di Paularo
, Sergio Tiepolo risponde al vicepresidente e assessore
ai lavori pubblici Gianfranco Moretton, intervenuto ieri
in giunta regionale sulla questione dell'effettiva
attuazione dell' Accordo di programma quadro tra il
ministero dell'Ambiente e la Regione Friuli Venezia
Giulia, con il quale sono state messe a disposizione
risorse per opere igienico-sanitarie e acquedotti. Il
vicepresidente Moretton ha riconfermato alla giunta che
tali risorse saranno effettivamente utilizzabili solo
quando i Comuni della provincia di Udine avranno
aumentato le tariffe, in ottemperanza alle disposizioni
ministeriali. Si tratta di una condizione indispensabile
per l'erogazione dei finanziamenti anche al Comune di Paularo
, per l'acquedotto richiesto dal sindaco, che secondo
quanto emerso dalla discussione nell'aula di Trieste
starebbe facendo uno sciopero della fame.«Sono tutte
bugie - nega Tiepolo - la mia astinenza dal cibo in
segno di protesta risale allo scorso Natale. Inoltre
quanto detto dall'assessore Moretton in merito
all'aumento delle tariffe non è assolutamente vero. Lo
stesso direttore nazionale per la tutela delle acque
interne, Mascazzini, nell'ambito dell'Accordo
dell'aprile 2003, aveva in via di deroga esentato il
Comune di Paularo da
tale condizione. D'altro canto, come si fa a chiedere di
aumentare le tariffe in un Comune dove le persone pagano
già per duecento litri d'acqua al giorno che nemmeno
hanno? Forse chiediamo troppo? Duecento miliardi
stanziati per la cartiera e non si trovano cinque
miliardi per l'acqua a Paularo
? Se la questione non si risolverà ne parlerò
prossimamente direttamente dagli studi del telegiornale
regionale». |
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